Weekly Playlist N.35 (2022)

 

Sebbene non ci dispiacerebbe avere un finale d’annata scoppiettante come avvenuto in altre occasioni, va detto che la carenza di nomi noti nella buchetta della posta permette a noialtri indagatori dell’incubo sonoro di guardarci un attimo intorno e cavare fuori dal buco qualche sorpresa su cui nemmeno la solerte Pagan Storm Webzine avrebbe scommesso così alla cieca. Ecco dunque che dopo tre lavori buttati fuori da creature più o meno note al nostro database per variegati motivi, La Gente Deve Sapere ci ha segnalato il pressoché ignoto collettivo Bad Manor e la sua opera prima The Haunting”, cocktail fumoso d’influenze e infestazioni d’ogni risma di cui potete approfonditamente leggere in homepage ma soprattutto ascoltare in “The Study, Filled With Books”, per poi affrettarvi ad aggiungerlo alle vostre liste sul meglio del 2022 evidentemente già in preparazione.
Ricordatevi solo di non sigillare ancora la busta da inviare a Babbo Natale nella speranza di ritrovarvi i CD sotto l’albero (magari insieme a qualche tonnellata di carbone da imballaggio), visto che come al solito lo scherzoso dicembre si è levato lo sfizio di un paio di colpi di coda da non perdersi per nulla al mondo: non fosse abbastanza la notizia di un nuovo Misþyrming in pubblicazione giusto domani, per il 30 rimane intanto confermato il ritorno dei Satanic Warmaster con Aamongandr” ed il suo artwork splendidamente sbarazzino, in vista di un capodanno di fuoco e fiamme nel quale tracce come “The Eye Of Satan” illumineranno la gelida notte.
Pochi ma buoni rimane il nostro motto fondamentale, e dove non ci sono altre novità di rilievo ci mettiamo qualche recupero estemporaneo il cui culto non ha ancora raggiunto dimensioni adatte al valore effettivo di certi album; case in point, i Blood Libels” vergati nel 2006 dai francesi Antaeus dai quali viene dissotterrata la traccia omonima, preludio da incubo ai ben sette e dico sette anniversari presenti in playlist. La tenebrosa armata marcia spedita per la rovina e la fine del mondo, aperta e chiusa da una doppietta che ci ricorda quanto bene facesse Terratur Possessions appena una decina di anni fa. Dettano la marcia gli apparentemente (?) quanto nel caso recentemente disciolti islandesi Svartidauði grazie ai dieci minuti di “The Perpetual Nothing”, da quell’esordio di nome Flesh Cathedral” che subito fece perdere la testa a parecchi estimatori; mentre ad animare i titoli di coda troviamo i norvegesi Vemod del primo ed a oggi unico Venter På Stormene”, dal quale abbiamo rimediato la fragorosa conclusione “Å Stige Blant Stjerner” come saluto ai nostri più fedeli discepoli. Il 2012 però si riserva anche un posto per il classico Principia Discordia” dei bolognesi Malnàtt, piccolo lampo di genio di un gruppo passato dall’essere tra i più all’avanguardia nel giro italico a riflesso impietoso degli handicap nostrani nel genere in questione, ma che contiene ancora oggi un’“Ave Discordia” a cui non si resiste mai. Il sistema di contrappesi che tanto spesso figura nei nostri palinsesti ci riserva, dopo il tris di freschi decennali, pure un triplete incentrato sul caro vecchio 1997 il quale, parallelamente a certi classici che nemmeno serve citare, porta con sé delle bombe sì abbastanza note ma mai davvero adorate quanto dovrebbero: in rapida sequenza e lasciando parlare soltanto la musica, arrivano quindi “A Venomous Kiss Of Profane Grace” dal secondo centro dei Limbonic Art, In Abhorrence Dementia”, “Bildnis Der Apokalypse” dal già mirabile esordio dei Nagelfar, Hünengrab Im Herbst”, e poco dopo persino “The Nine Ghosts Of The Ring Of Power” in ricordo del piccolo capolavoro francese degli Osculum Infame intitolato Dor-Nu-Fauglith”; può bastare? Ma ovvio che no, sembrano rispondere gli orgogli svizzeri Samael i quali completano l’opera scaraventandoci nel 1992 per il trentennale del secondogenito Blood Ritual” festeggiato a suon dei riffoni di “Beyond The Nothingness”. Voialtri avete due settimane per levarvi l’odore di zolfo dalle narici, a questo punto, e ricordatevi che prima di salutarci per la solita piccola pausa invernale avete un altro giro sull’oscura giostra delle sette note in nero offerto dai vostri scribacchini di fiducia… Ergo, non perdete l’allenamento in vista dell’ultimo sanguinoso giovedì del 2022.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Svartidauði“The Perpetual Nothing” (from Flesh Cathedral”, Terratur Possessions Records 2012)

2. Bad Manor“The Study, Filled With Books” (from The Haunting”, Avantgarde Music 2022)

3. Satanic Warmaster“The Eye Of Satan” (from Aamongandr”, Werewolf Records 2022)

4. Antaeus“Blood Libels” (from Blood Libels”, Norma Evangelium Diaboli 2006)

5. Limbonic Art“A Venomous Kiss Of Profane Grace” (from In Abhorrence Dementia”, Nocturnal Art Productions 1997)

6. Nagelfar“Bildnis Der Apokalypse” (from Hünengrab Im Herbst”, Kettenhund Records 1997)

7. Malnàtt“Ave Discordia” (from Principia Discordia”, Bakerteam Records 2012)

8. Samael“Beyond The Nothingness” (from Blood Ritual”, Century Media Records 1992)

9. Osculum Infame“The Nine Ghosts Of The Ring Of Power” (from Dor-Nu-Fauglith”, Mordgrimm Records 1997)

10. Vemod“Å Stige Blant Stjerner” (from Venter På Stormene”, Terratur Possessions Records 2012)

Michele “Ordog” Finelli

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